Casi studio

La nostra ricerca si concentrerà su alcuni casi-studio definiti nel progetto

Concetti di base

Per capire il nostro progetto è necessario essere chiari su questi concetti di base

Suolo

Il suolo è il mezzo naturale per la crescita delle piante. Il suolo è stato definito anche come un corpo naturale costituito da strati (orizzonti del suolo) composti da materiali minerali alterati dagli agenti atmosferici, materiale organico, aria e acqua. Il suolo è il prodotto finale dell'influenza combinata dei fattori clima, topografia, organismi (flora, fauna e uomo) sui materiali parentali (rocce e minerali originali) nel tempo. Di conseguenza, il suolo differisce dal materiale genitore per tessitura, struttura, consistenza, colore, caratteristiche chimiche, fisiche e biologiche.

Sistema colturale diversificato

Un sistema agricolo che incoraggia la produzione di diverse piante e animali e dei loro prodotti nello stesso appezzamento di terra, a differenza della monocultura o della specializzazione su larga scala

Intercropping

La pratica di coltivare contemporaneamente due o più colture nello stesso spazio in maniera ottimale con l'obiettivo di aumentare la produttività del suolo, la qualità della coltura ed i servizi ecosistemici. La consociazione di fila (intercropping) consiste in colture che vengono piantate in file alternate. La coltivazione in strisce (strip-cropping) è la sua versione più industrializzata, con file di una singola colture abbastanza ampie da poter effettuare la raccolta con l’uso di macchine agricole. Per consociazione mista (mixed intercropping) si intende invece un gruppo di colture che crescono insieme naturalmente, senza alcuna separazione in file o strisce. Nella consociazione a staffetta (relay intercropping) due o più colture crescono contemporaneamente per una parte del ciclo fenologico di ciascuna di esse. Una seconda coltura viene trapiantata dopo che la prima ha raggiunto la maturazione.

Rotazioni

La pratica di coltivare diverse colture in successione annuale sulla stessa area, principalmente per preservare la capacità produttiva del suolo.

Coltivazioni multiple

La pratica di coltivare diverse colture in successione stagionale (entro lo stesso anno) sulla stessa area, principalmente per preservare la capacità produttiva del suolo.

Input

Gli input tecnici (ad es. seme, fertilizzanti, carburante, spray chimici, pesticidi, acqua) e altri input (ad esempio ore di lavoro) impiegati nell'uso del suolo.

Pratiche di gestione a basso input

Pratiche di gestione agricola con uso ridotto di fertilizzanti esterni, pesticidi, macchinari, energia e acqua. L'obiettivo è ridurre i costi, gli impatti ambientali negativi e mantenere la produttività e la qualità delle colture.

Regione pedoclimatica

Regioni relativamente omogenee per clima e suolo.

Produttività del suolo

Rapporto tra produzione agricola e produzione agricola per unità di superficie.

Rapporto equivalente territoriale per i sistemi consociati

El rapporto tra l'area coltivata a monocoltura e l'area soggetta a consociazione deve garantire un’uguale resa produttiva a parità di gestione. È la somma delle frazioni delle rese intercalate divisa per i rendimenti derivanti dalla singola coltura.

Servizi ecosistemici

Contributi diretti e indiretti degli ecosistemi al benessere umano. Sostengono direttamente o indirettamente la nostra sopravvivenza e qualità della vita

Servizi ecosistemici forniti da sistemi colturali diversificati

Produttività, biodiversità, fertilità del suolo, qualità del suolo, riduzione dell'erosione, qualità dell'acqua, mitigazione dei cambiamenti climatici.

Catena del valore

Insieme di attività collegate che operano per aggiungere valore a un prodotto, dal campo al consumatore; è costituita da attori e azioni che migliorano un prodotto, collegando i produttori delle materie prime ai trasformatori ed ai mercati.

Catena di fornitura

trasporto, stoccaggio e fasi procedurali per l'acquisizione di un prodotto, dal suo sito di produzione al consumatore.

Margine lordo

Il ricavi di un'impresa agricola (prezzi delle colture x prezzi) al netto dei costi variabili.

Sistemi agricoli diversificati con pratiche a basso input possono aumentano la competitività degli agricoltori e la sostenibilità a lungo termine?

Con sistemi di coltivazione diversificati si evita la dipendenza da una singola coltura, così che la variabilità dei prezzi, del mercato, del clima, gli attacchi dei parassiti o le malattie non abbiano effetti drastici sull'economia locale: attraverso la diversificazione, gli agricoltori produrranno una varietà di prodotti oltre a cibo e mangimi, a seconda del tipo e della complessità dei sistemi colturali diversificati (ad esempio legna da ardere, fiori, miele, prodotti industriali), riducendo la spesa e aumentando l'accessibilità a nuovi mercati e guadagni economici. Inoltre, il ritorno degli investimenti (ROI) avverrà in tempi più brevi, ad esempio nei casi in cui colture arboree, a ciclo lungo, sono coltivate con colture a ciclo breve. Con una maggiore diversificazione delle colture, un agricoltore sarà meno influenzato dalle fluttuazioni del mercato e sarà in grado di passare da una coltura all'altra a seconda del prezzo e della domanda, con un rischio economico ridotto. Inoltre, i sistemi colturali diversificati consentiranno una maggiore stabilità della produzione; indipendentemente dalle condizioni locali e dalla stagione di crescita, almeno una coltura entro il sistema diversificato sarà produttiva, con minori rischi economici e quindi maggiori ricavi.

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