Nella regione del Nord Mediterraneo (Italia), gli agricoltori devono far fronte a problemi ambientali sempre crescenti, come il ridotto contenuto di sostanza organica, la compattazione del suolo, la siccità, l'inquinamento del suolo e dell'acqua, la semplificazione del paesaggio. Per questo motivo, dobbiamo "diversificare" i nostri sistemi di coltivazione, promuovere la biodiversità, ridurre l'erosione del suolo, aumentare lo stoccaggio di carbonio e ridurre le emissioni di gas serra. Lo scopo del progetto è quello di adattare sistemi colturali diversificati in grado di garantire la resa delle colture, aumentare il reddito netto, ridurre gli impatti ambientali e migliorare i ricavi e l'organizzazione della catena del valore.

In Italia, il sondaggio online DIVERFARMING e l'analisi multicriterio hanno fornito gli strumenti per selezionare i casi-studio del Nord Mediterraneo. I ricercatori italiani del Consiglio di ricerca per l'agricoltura e l'analisi dell’economia agraria (CREA) e l'Università della Tuscia, insieme con gli agricoltori e le parti interessate della catena alimentare (Barilla, Casalasco) stanno testando la rotazione legume – frumento duro – pomodoro, applicandola in quattro siti italiani. Le specie scelte sono fortemente rappresentative di una catena alimentare italiana. Le rotazioni colturali avvengono in diverse condizioni pedoclimatiche: nella Pianura Padana (Nord Italia) e nella Regione Puglia (Sud Italia). Sono state considerate opzioni di gestione diversificate: l'uso di un fertilizzante organico (cioè biodigestato) in sostituzione di un input minerale, la lavorazione ridotta invece della lavorazione intensiva, irrigazione e fertilizzazione ridotta, l'applicazione del controllo integrato dei parassiti (ad esempio, attraverso uso di biostimolanti vegetali).

Per valutare i tratti della qualità del raccolto e i dati nutrizionali delle colture in rotazione (legume-frumento duro-pomodoro), gli operatori di Casalasco e Barilla, sotto la supervisione di ricercatori, hanno avviato il campionamento in campo: il pisello proteico, la fava ed il frumento sono già stati raccolti nei sistemi in rotazione selezionati, pronti per essere analizzati. Il campionamento del suolo è stato effettuato all'inizio della rotazione (T0) per la caratterizzazione del suolo in termini di parametri fisico-chimici e biologici, nonché per lo studio della biodiversità microbica e funzionale mediante analisi molecolare del DNA / RNA.