I ricercatori dell'Università di Trier hanno presentato le possibilità di diversificazione delle colture per i vigneti tedeschi

Per mezzo di una visita guidata ai vigneti della città di Trier (Germania) e per mano dei ricercatori Felix Dittrich e Thomas Iserloh dell'Università di Trier, i partecipanti alle attività dell'Agenda Locale 21 in città potranno conoscere il contesto della produzione ecocompatibile e come la diversificazione colturale possa migliorare la produttività delle viti dell'area vinicola della Mosella.

b_450_250_16777215_00_images_IMG-20180820-WA0002.jpgPasseggiando attraverso i terreni a vigneto che circondano il fiume Mosella il 20 agosto è diventato chiaro come l'inclusione di altre colture tra le viti, come proposto da Diverfarming, possa portare alla fine di alcuni problemi. Il principale obiettivo perseguito dal team dell'Università di Trier, che lavorano a questo progetto finanziato dal programma Horizon 2020 della Commissione Europea, è la mitigazione delle emissioni di gas serra e il recupero della fertilità dei suoli interessati da erosione e perdita di sostanza organica.

In una prima fase e in collaborazione con Dr Frey, l'azienda di produzione vinicola biologica, è stata introdotta una diversificazione che implica l'inclusione di piante aromatiche come origano e timo sotto le viti, e l'impegno a non effettuare lavorazioni lasciando una copertura vegetale tra i filari. L'intento è quello di stabilizzare il suolo e recuperarne così la fertilità, raggiungendo una maggiore produttività del territorio.

L'Università di Trier guida questa valutazione del legame tra i sistemi di diversificazione colturale con la biodiversità sia sopra sia all'interno del suolo, e di come i microrganismi del suolo influenzano la sstruttura del suolo stesso e la crescita della coltura.

A livello sociale, il progetto cerca di coinvolgere la società nella costruzione di un'agricoltura più sostenibile e giusta che si prenda cura del pianeta, e così nascono le sinergie con il collettivo dell'Agenda Locale 21, che è un programma di azione pensato per lo sviluppo della sostenibilità delle regioni, essenziale per raggiungere gli obiettivi del progetto.

L'impegno dietro a questa associazione è quello di promuovere una società più ecologica e sostenibile nella regione di Trier. Questo si raggiunge per mezzo di inziative di sviluppo sostenibile nel lungo termine e della promozione dell'attenzione verso l'ambiente, offrendo Diverfarming uno spazio in cui lavorarecon le parti interessate a mettere in opera le tecniche di gestione sostenibile in una delle più grandi agroindustrie della zona, quella del vino Mosella.

Diverfarming è un progetto finanziato dal programma Horizon 2020 della Commissione Europea, nel quadro della sfida della “Sicurezza Alimentare, Agricoltura e Selvicoltura Sostenibile, Ricerca Marina, Oceanica e sulle Acque Interne e la Bioeconomia”, che conta sulla partecipazione delle Università di Cartagena e Cordova (Spagna), Tuscia (Italia), Exeter e Portsmouth (Regno Unito), Wageningen (Olanda), Trier (Germania), Pecs (Ungheria) ed ETH Zurigo (Svizzera), i centri di ricerca Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (Italia), il Consejo Superior de Investigaciones Científicas (Spagna) e il Natural Resources Institute LUKE (Finlandia), l'organizzazione agricola ASAJA, e le società Casalasco e Barilla (Italia), Arento, Disfrimur Logística e Industrias David (Spagna), Nieuw Bromo Van Tilburg ed Ekoboerdeij de Lingehof (Olanda), Weingut Dr. Frey (Germania), Nedel-Market KFT e Gere (Ungheria) e Paavolan Kotijuustola e Polven Juustola (Finlandia).