Il team scientifico spagnolo fa il punto a Cordova sul primo anno di lavoro in questa iniziativa internazionale che cerca un cambiamento di mentalità nell'agricoltura europea
Il cambio di modello per l’agricoltura che il progetto europeo Diverfarming pone è iniziato un anno fa. Con l'intento di fare il punto su questi primi dodici mesi di lavoro e di tracciare le vie che guardano al prossimo futuro del progetto, i partner spagnoli appartenenti alla Regione del Mediterraneo meridionale tengono il loro primo incontro nazionale nel Rettorato dell'Università di Cordova il 17 e 18 aprile.
Fino ad ora, il gruppo di ricerca, composto da 71 ricercatori di 8 Paesi europei, guidati dal professor Raúl Zornoza dell'Università Politecnica di Cartagena, ha concentrato la sua ricerca sulle migliori combinazioni di colture e pratiche di gestione per ogni zona agricola dell'UE. Una volta trovate queste nuove pratiche, Diverfarming cerca il modo di creare un'applicazione che serva agli agricoltori per adottare questi sistemi nelle loro terre. L'obiettivo è costruire una comunità di agricoltori che mettano in pratica questo cambiamento di mentalità nel modo di gestire la loro terra.
Per raggiungere questo obiettivo, la strategia di comunicazione gestita dall'Unità della Cultura Scientifica e dell’Innovazione presso l'UCO fornirà una nuova svolta, come spiegato nell'incontro organizzato da Beatriz Lozano, professore presso l'UCO e responsabile per la Regione Sud Mediterraneo del progetto Diverfarming. Dopo aver attivato la struttura di comunicazione e aver presentato il progetto al pubblico, in questo secondo anno verranno messe in atto azioni a diretto contatto con gli agricoltori e i tecnici agricoli per avviare la creazione delle comunità di agricoltori proposte.
La lotta contro gli effetti negativi dell'agricoltura intensiva basata sulla monocoltura, il miglioramento della diversità, la ricerca di una maggiore stabilità economica nel settore agricolo e lo sviluppo rurale delle aree dedicate all'agricoltura sono solo alcuni degli obiettivi che continuano a segnare la direzione finale di questo progetto, finanziato dal programma Horizon 2020 della Commissione europea.
Questi obiettivi sono stati molto presenti nella valutazione del lavoro svolto, così come nelle future misure adottate dai leader di ciascuna linea di lavoro che Diverfarming comprende, in questa prima giornata di incontri che è stata inaugurata da Enrique Quesada, vicerettore del Campus di Eccellenza in Innovazione e Trasferimento presso la UCO. Quesada ha anche sottolineato la necessità di un progetto europeo incentrato sull'agricoltura sostenibile e sullo sviluppo rurale come Diverfarming, evidenziando la partecipazione della UCO e la sua previsione di ricerca.
Dopo la prima giornata di dibattito, ci sarà una visita all'oliveto situato a Torredelcampo (Jaén) dove verrà studiata la combinazione dell'oliveto con altre colture tra i filari.