Presentazione dei primi risultati sul degrado dei suoli nei vigneti nell’ambito del progetto europeo Diverfarming
I ricercatori Manuel Seeger eThomas Iserloh dell'Università di Trier hanno presentato due comunicazioni scientifiche sulla diversificazione colturale nella Conferenza dell'Europa centrale sulla geomorfologia e le scienze quaternarie tenutasi dal 23 al 27 settembre a Giessen (Germania). Come rappresentanti del progetto Diverfarming, finanziato dalla Commissione europea nell'ambito del programma H2020, i ricercatori hanno mostrato la chiara relazione tra la diversificazione colturale e la struttura del suolo.
Uno degli obiettivi del progetto è porre fine all'erosione del suolo che provoca gravi perdite economiche agli agricoltori a causa della riduzione della produttività delle loro terre. L’erosione derivata dalla scarsità di materiali organici apportati al suolo ne diminuisce la fertilità.Per combattere questo fenomeno, il gruppo di ricerca del progetto ha definito tecniche che si basano sull’integrazione di diverse colture e sulla riduzione dell'applicazione di fertilizzanti o pesticidi chimici di sintesi, al fine di aumentare il contenuto di sostanza organica del suolo, aumentare la biodiversità e recuperare la fertilità.
Seegeer e Iserloh hanno presentato due lavori intitolati "Evento estremo di erosione del suolo nei vigneti a forte pendenza (Kanzem/Saar, Germania)" e "Diversificazione colturale nei vigneti a forte pendenza", spiegandogli effetti negativi delle pratiche agricole finora condotte nell’area di studio sul de grado dei suoli e sulla riduzione della biodiversità (con il rischio economico che ciò comporta) e illustrando le strategie messe a punto nel progetto Diverfarming per risolvere questi problemi, rendendo l'agricoltura europea sostenibile, con vantaggi sia per gli agricoltori, sia per l'ambiente.
I due ricercatori, nel corso delle presentazioni, hanno illustrato come sono state introdotte le strategie di diversificazione nei vigneti in pendenza dell’area di Kazemche fanno parte del caso studio 9 del progetto Diverfarming. Il dispositivo sperimentale, caratterizzato da elevata erosione e ridotta biodiversità, è stato diversificato mediante l'introduzione di erbe aromatiche (timo, origano) nelle interfile dei filari di vite.
Nello specifico, queste attività sono state condotte dal gruppo di lavoro in geomorfologia (noto come Geomorphologie), che è il forum dei geomorfologi tedeschi a cui appartengono i ricercatori Seeger e Iserloh. L’illustrazione dei risultati del progetto ad una conferenza di ampia partecipazione consente di ampliare gli studi in questo campo e fornire adeguate conoscenze per risolvere il problema dell'erosione del suolo.
Diverfarming è un progetto finanziato dal programma Horizon 2020 della Commissione europea, nell'ambito della sfida "Sicurezza alimentare, agricoltura sostenibile e silvicoltura, ricerca marina, marittima e delleacque interne e bioeconomia", che conta sulla partecipazione delle università di Cartagena e Cordova (Spagna), Tuscia (Italia), Exeter e Portsmouth (Regno Unito), Wageningen (Paesi Bassi), Trier (Germania), Pecs (Ungheria) e ETH Zurigo (Svizzera), i centri di ricerca Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (Italia), il Consejo Superior de Investigaciones Científicas (Spagna) e l'Istituto delle risorse naturali LUKE (Finlandia), l'organizzazione agraria ASAJA, e le aziende Casalasco e Barilla (Italia), Arento, Disfrimur logística e Industria David (Spagna), Nieuw Bromo Van Tilburg e Ekoboerdeij de Lingehof (Paesi Bassi), Weingeut Dr. Frey (Germania), Nedel-Market KFT e Gere (Ungheria)e Paavolan Kotijuustola e Polven Juustola (Finlandia).