Oltre 50 ricercatori, tecnici, agricoltori e compagnie d’Europa esaminano gli ultimi progressi del progetto Diverfarming in Finlandia e condividono i risultati preliminari delle misure nelle stazioni sperimentali.

La Finlandia ha ospitato il terzo incontro annuale del progetto europeo Diverfarming, integrato da25 istituzioni scientifiche, compagnie e organizzazioni agricole guida te dall’Università Politecnica diCartagena (Spagna) e finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del suo programma Horizon2020. Alla sede principale dell’Istituto delle Risorse Naturali della Finlandia Luke a Jokioinen, il gruppo scientifico ha potuto fare il punto della situazione dei primi due anni di lavoro e mettere a punto i parametri e gli indicatori che verranno usati per misurare gli effetti della diversificazione sulla sostenibilità dei sistemi agricoli per migliorare la produttività del sistema, i benefici ambientali e la filiera durante questi tre giorni. In questo senso, Diverfarming cerca di fornire prove riguardanti l’impatto ambientale dell’abbandono della monocoltura e dell’adozione di un nuovo paradigma agricolo basato su colture multiple e bassi input.Per fare ciò,il gruppo ha preso misure attraverso25territori situati in sei Paesi delle sei principali zone edafoclimatiche: Mediterraneo Nord, MediterraneoSud, Atlantico, Continentale, Boreale e Pannonia, indicatori quali la produzione, la qualità del raccolto, la biodiversità, il sequestro del carbonio per mitigare il cambiamento climatico, il contenuto di nutriento la microbiologia dei suoli, così come i costi economici e i benefici, confrontandoli con quelli registrati in aree di monocoltura.

b_450_250_16777215_00_images_20190523Diverfarming.jpgDurante i lloro incontro annuale, i leader dei diversi work packages del progetto hanno presentato i loro primi risultati e hanno dettagliato i problemi incontrati nelle misurazioni, con l’idea di mettere a punto le loro metodologie.

L’obiettivo finale è di essere in grado di fornire abbastanza dati alle Amministrazioni nazionali ed europee per rendere possibile prendere decisioni appropriate nelle loro rispettive politiche agricole e trasferire le diversificazioni e le pratiche agricole più efficaci da un punto di vista economico e ambientale agli agricoltori.

In questo senso, l’incontro tenutosi in Finlandia, che ha riunito insieme76 ricercatori, tecnici e consulenti ,è servito a presentare le linee principali della nuova strategia di comunicazione del progetto, ideata dall’Unità per la Cultura Scientifica dell’Università di Cordova per creare nuove comunità di agricoltori intorno a Diverfarming impregnate a mettere in pratica il modello agronomico proposto.Con lo slogan “Bea Diverfarmer”, Diverfarming intrapren dela sua definitiva trasformazione in un progetto di scienza per il cittadino, coinvolgendo la comunità agricola nella sperimentazione e nelle decisioni.

Diverfarming è un progetto finanziato dal programma Horizon 2020 della Commissione europea, nell'ambito della sfida "Sicurezza alimentare, agricoltura sostenibile e silvicoltura, ricerca marina, marittima e delle acque interne e bioeconomia", che conta sulla partecipazione delle università di Cartagena e Cordova (Spagna), Tuscia (Italia), Exeter e Portsmouth (Regno Unito), Wageningen (Paesi Bassi), Trier (Germania), Pecs (Ungheria) e ETH Zurigo (Svizzera), i centri di ricerca Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (Italia), il Consejo Superior de Investigaciones Científicas (Spagna) e l'Istituto delle risorse naturali LUKE (Finlandia), l'organizzazione agraria ASAJA, e le aziende Casalasco e Barilla (Italia), Arento, Disfrimur logística e Industria David (Spagna), Nieuw Bromo Van Tilburg e Ekoboerdeij de Lingehof (Paesi Bassi), Weingeut Dr. Frey (Germania), Nedel-Market KFT e Gere (Ungheria) e Paavolan Kotijuustola e