Il comitato scientifico del progetto conferma il proseguimento delle attività di monitoraggio nei casi studio e ringrazia ufficialmente per il lavoro svolto gli agricoltori europei nel mezzo della crisi COVID-19

La comunità agricola europea sta dimostrando la sua forza d'animo in uno dei momenti più critici che l'UE ha dovuto affrontare da quando è stata fondata. Per questo motivo, il 27 marzo 2020 il comitato scientifico del progetto Diverfarming, in un incontro virtuale, ha voluto testimoniare ufficialmente la propria gratitudine agli agricoltori ed operatori del settore agricolo, che stanno continuando un’attività fondamentale per la sopravvivenza dell'economia della Comunità.

 

Il settore agricolo europeo sta inoltre confermando il suo impegno per la sostenibilità e la qualità ambientale del pianeta, garantendo la continuità delle sperimentazioni inerenti il futuro stesso dell'agricoltura, basate sulla diversificazione delle colture e sulle pratiche di gestione sostenibile, che tuttora procedono come previsto.

In questo senso, come confermato oggi dal comitato scientifico del progetto, la comunità agricola operante nei 25 casi studio continua ancora la sua attività nelle prove sperimentali, in cui si valutano le migliori combinazioni delle colture in modo che, entro la fine del progetto , siano disponibili tutte le conoscenze necessarie per consentire di introdurre queste diversificazioni nelle loro aziende, ottenendo profitti economici nella salvaguardia della sostenibilità ambientale.

Al fine di organizzare al meglio il lavoro, i leader delle linee di attività del progetto Diverfarming si sono incontrati in videoconferenza per individuare eventuali criticità e per tracciare le linee d'azione per i prossimi mesi. Dénes Lóczy e Jozsef Dezso dell'Università di Pécs (Ungheria), Raúl Zornoza dell'Università di Cartagena, Elena Lázaro dell'Università di Cordova, Heikki Lehtonen del Luke Research Institute in Finlandia, Roberta Farina del Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria (CREA, Italia), Jorge Álvaro del CSIC (Spagna), Barbara Pancino dell'Università della Tuscia (Italia), Valentina Materia dell'Università di Wageningen (Paesi Bassi) e Sören Thiele-Bruhn dell'Università di Treviri (Germania) hanno tenuto una riunione di coordinamento in cui hanno dimostrato come la collaborazione scientifica europea funziona ancora ed è più necessaria che mai.

Ciò dimostra, ancora una volta, il carattere portante di questo progetto H2020, promosso dalla Commissione europea, che cerca al contempo di favorire la sostenibilità del settore agricolo e di preservare l'ambiente dell'intera Unione europea.

A seguito delle attuali raccomandazioni sul distanziamento sociale, sono stati rinviati gli incontri con gli agricoltori che stanno lavorando alla creazione delle "comunità di pratiche Diverfarming", il che porterà a un ritardo nell'ottenere alcuni dei risultati negli aspetti sociali del progetto, fino a quando la situazione attuale non verrà superata. 

Diverfarming è un progetto finanziato dal programma “Horizon 2020” della Commissione Europea, nell'ambito della sfida "Sicurezza alimentare, agricoltura sostenibile e silvicoltura, ricerca marina, marittima e delle acque interne e bioeconomia", che conta sulla partecipazione delle università di Cartagena e Córdoba (Spagna), Tuscia (Italia), Exeter e Portsmouth (Regno Unito), Wageningen (Paesi Bassi), Trier (Germania), Pecs (Ungheria) e Politecnico di Zurigo (Svizzera), e dei centri di ricerca CREA - Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell’economia agraria (Italia), il Consejo Superior de Investigaciones Científicas

(Spagna) e l'Istituto delle risorse naturali LUKE (Finlandia), l'organizzazione agraria ASAJA, e le aziende Casalasco e Barilla (Italia), Arento, Disfrimur logística e Industria David (Spagna), Nieuw Bromo Van Tilburg e Ekoboerdeij de Lingehof (Paesi Bassi), Weingeut Dr. Frei (Germania), Nedel- Market KFT e Gere (Ungheria) e Paavolan Kotijuu stola e Polven Juustola (Finlandia).