Secondo l'ultimo studio del progetto Diverfarming, l'introduzione di colture perenni nei viali dei mandorli delle zone aride del Mediterraneo riduce le emissioni di gas serra e aumenta il sequestro del carbonio nel suolo

L'agricoltura è diventata una fonte di emissioni di gas a effetto serra a causa dell'intensificazione dell'agricoltura e dell'elevato utilizzo di fattori di produzione: tuttavia, essa ha un grande potenziale quale serbatoio di carbonio. I suoli agricoli, infatti, presentano un'opportunità unica per il sequestro del carbonio e la compensazione delle emissioni, se gestiti adeguatamente.
Alla ricerca di quella gestione che aiuti a combattere il cambiamento climatico e mantenga (o addirittura aumenti) la produttività dei suoli agricoli, il progetto Diverfarming si è concentrato sull'introduzione di due colture perenni (timo e cappero) nell’interfila di un mandorleto su aridosuoli presso Murcia (Spagna), gestito con lavorazione ridotta.

b_450_250_16777215_00_images_20220607_105316.jpgUn team composto da ricercatori dell'Universidad Politécnica de Cartagena (UPCT) insieme al CEBAS – CSIC ha valutato l'effetto a breve termine di questa consociazione rispetto alla monocoltura con lavorazione del terreno, per quanto riguarda le emissioni di CO2 dal suolo e il suo contenuto di carbonio organico. Hanno misurato le emissioni di anidride carbonica e ossido di azoto per due anni. Le emissioni di anidride carbonica sono diminuite nei sistemi consociativi, per quanto riguarda la pratica della non lavorazione rispetto alla monocoltura (è stato inoltre dimostrato che i picchi nelle emissioni si verificano dopo la lavorazione del terreno nelle giornate calde, quindi si consiglia di evitare la lavorazione nelle giornate con elevate temperature medie).

Il sistema che prevedeva l'introduzione del timo è stato quello che ha portato ad un maggior aumento del carbonio organico totale del suolo, dovuto all'elevata resa di timo, oltre a quella dellai mandorla. Nel caso dei capperi, sarebbero necessari altri due anni per verificare il livello di carbonio organico totale nel suolo.

Considerato che queste colture introdotte in filari tra la coltura principale possono essere successivamente commercializzate, anche l'aumento della produttività economica del terreno è un fattore importante nella scelta di questo tipo di sistemi di consociazione. Nel caso del timo, infatti, si ottenevano fino a sette litri di olio essenziale per ettaro e senza alcun effetto negativo sulla produzione di mandorle.

La combinazione di colture adattate alle condizioni pedoclimatiche da introdurre in filari nei viali della coltura principale e l'utilizzo di strategie di gestione sostenibile si presentano come azioni efficaci per ottenere incrementi di sostanza organica del suolo a breve termine, evitando perdite di suolo, e riduzione delle emissioni di gas serra. Queste tecniche sarebbero in linea con la strategia del Green Deal europeo e della legislazione europea sul clima che si muove verso la neutralità climatica nell'attività agricola nel 2050.

Diverfarming è un progetto finanziato dal programma Horizon 2020 della Commissione europea, nell'ambito della sfida "Sicurezza alimentare, agricoltura sostenibile e silvicoltura, ricerca marina, marittima e delle acque interne e bioeconomia", che conta sulla partecipazione delle università di Cartagena e Cordova (Spagna), Tuscia (Italia), Exeter e Portsmouth (Regno Unito), Wageningen (Paesi Bassi), Trier (Germania), Pecs (Ungheria) e ETH Zurigo (Svizzera), i centri di ricerca Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (Italia), il Consejo Superior de Investigaciones Científicas (Spagna) e l'Istituto delle risorse naturali LUKE (Finlandia), l'organizzazione agraria ASAJA, e le aziende Casalasco e Barilla (Italia), Arento, Disfrimur logística e Industria David (Spagna), Nieuw Bromo Van Tilburg e Ekoboerdeij de Lingehof (Paesi Bassi), Weingeut Dr. Frey (Germania), Nedel-Market KFT e Gere (Ungheria) e Paavolan Kotijuustola e Polven Juustola (Finlandia).

Bibliografia
V. Sánchez-Navarro, V. Shahrokh, S. Martínez-Martínez, J. A. Acosta, M. Almagro, M. Martínez-Mena, C. Boix-Fayos, E. Díaz-Pereira, & R. Zornoza. (0000). Perennial alley cropping contributes to decrease soil CO2 and N2O emissions and increase soil carbon sequestration in a Mediterranean almond orchard. Science of the total environment, 845, 157225. doi: 10.1016/j.scitotenv.2022.157225 

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